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Bruxelles propone una nuova direttiva all'insegna dell'efficienza energetica

Secondo le ultime stime della Commissione Europea, l'UE sembra avviarsi verso un raggiungimento soltanto parziale degli obiettivi della strategia Europa 2020. Il Parlamento ed il Consiglio Europei hanno sottolineato la necessità di ricorrere ad una nuova ambiziosa strategia per sfruttare il considerevole potenziale di miglioramento dell'efficienza energetica.

 

La nuova Direttiva si propone di trasformare alcune delle misure contenute nel Piano di Efficienza Energetica del marzo 2011 in norme cogenti, con l'obiettivo di portare un contributo significativo al raggiungimento degli obiettivi fissati per il 2020 e guarda oltre, alla ricerca di un quadro di riferimento comune per promuovere l'efficienza energetica nell'UE oltre il 2020.   

La proposta di Direttiva stabilisce un quadro comune di riferimento per la promozione dell'efficienza energetica all'interno dell'UE per garantire il raggiungimento dell'obiettivo della riduzione del 20% nel consumo di energia primaria entro il 2020 e spianare la strada ad ulteriori misure di efficientamento energetico a venire. Stabilisce regole indirizzate a rimuovere le barriere e superare gli ostacoli presenti nel mercato che impediscono l'efficienza nella fornitura e nel consumo di energia.

   

Per gli utilizzatori finali di energia, la Direttiva propone misure volte a stabilire parametri per il settore pubblico, sia per il restauro di edifici di proprietà pubblica che per l'acquisto di edifici, prodotti e servizi ad alta efficienza energetica. La proposta di Direttiva prevede che gli Stati Membri stabiliscano schemi nazionali obbligatori per l'efficienza energetica e che sia obbligatorio per le grandi aziende effettuare audit energetici e per le aziende fornitrici implementare una serie di misure in materia di misurazione e fatturazione delle forniture energetiche.     

 

Per le aziende fornitrici di energia,  la proposta prevede che gli Stati Membri adottino piani nazionali di riscaldamento e raffrescamento per sfruttare il potenziale per la generazione ad alta efficienza, per la creazione di reti efficienti di tele-riscaldamento e tele-raffrescamento e per garantire che le norme urbanistiche ed edilizie siano allineate a questi piani. Gli Stati Membri devono adottare criteri autorizzativi che assicurino che le installazioni siano dislocate in siti sufficientemente vicini ai punti di domanda di calore e che le installazioni per la generazione di energia elettrica (nuove ed esistenti) siano dotate di sistemi di cogenerazione ad alta efficienza.

 

Altre misure proposte includono parametri di efficienza energetica per le autorità nazionali chiamate a regolare il mercato dell'energia, azioni di informazione e sensibilizzazione, parametri legati alla disponibilità di schemi di certificazione, azioni per la promozione dello sviluppo di servizi energia e l'obbligo per gli Stati Membri di rimuovere gli ostacoli all'efficienza energetica, quali ad esempio la suddivisione degli incentivi tra locatario e locatore d un immobile o tra imprenditori.      

 

Infine, la proposta prevede che vengano fissati obiettivi di efficienza energetica per il 2020 e che la Commissione verifichi nel 2014 se l'UE sia in grado o meno di raggiungere il proprio obiettivo di riduzione del 20% del consumo di energia primaria. La Commissione ha il compito di presentare la propria analisi in tal senso al Parlamento ed al Consiglio Europei e di intraprendere le successive misure correttive, se del caso, nella forma di proposte legislative che determinino obiettivi nazionali obbligatori.    

 

Il testo della proposta è disponibile in lingua inglese all'indirizzo: http://ec.europa.eu/energy/efficiency/eed/doc/2011_directive/com_2011_0370_en.pdf

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